“La Bottega d’Arte “Il Tornio” si trova a Squillace in Provincia di Catanzaro, antico centro di tradizione ceramica.
Non a caso gli abitanti vengono chiamati “pignatari”.
L’antica tradizione che sembrava essersi smarrita con antichi ricordi e relegata al ruolo di Cenerentola della cultura storico-artistica della Regione, sembra essersi riscattata, assurgendo a ruoli rappresentativi, grazie alla volontà e capacità di alcune famiglie di artigiani e negli ultimi anni di giovani diplomati presso il locale Istituto d’Arte.
Vistando la bottega “Il Tornio”, troviamo Claudio e Beatrice intenti al lavoro.
Claudio instancabile modella con le mani la creta al tornio e Beatrice in religiosa concentrazione ad eseguire i vari decori.
E’ infatti dall’affiatato e caparbio lavoro di questi due giovani artigiani, marito e moglie che nascono le più importanti ceramiche di Squillace.
Fiasche, bottiglie, giarrotte, piatti da parata, tutte fedeli riproduzioni del XVII sec. , realizzate con la tecnica del “graffito” risparmiato, in cotto invetriato con fitti decori di chiaro influsso bizantino.
Questa tecnica si utilizzò molto in Italia settentrionale tra il Veneto e l’Emilia e a questi centri erano stati attribuite, anche le ceramiche di Squillace fino al 1983.
Infatti solo allo studio del Dott. Guido Donatone, Direttore del Centro Studi della Ceramica Meridionale, ed in particolare alla sua pubblicazione “Ceramica antica di Calabria” si è potuto risalire e catalogare parte della produzione squillacese tra il XVI e il XVII sec.
Produzione che si ricollega particolarmente alla vita monastica predominante in quell’epoca a Squillace, già sede vescovile.
Questa produzione rivalutando un percorso storico che spesso è dimenticato, e sopraffatto dalla cultura Magno-Greca, che non è la sola origine della produzione ceramica Calabrese.
Oltre alla tipica produzione a graffito troviamo della bottega d’arte “Il Tornio” splendidi servizi da tavola in maiolica, decorati con “l’uccellino della fortuna” posto su un fitto fogliame, decoro risalente ai primi anni del XVIII sec. , oggettistica varia e soprattutto tanta esperienza, infatti molti, pubblici e privati si affidano a Claudio e Beatrice per avere pezzi unici o in serie, atti a soddisfare le proprie esigenze, è per questo che sono già conosciuti ed apprezzati in campo Regionale e Nazionale.”
Prof.ssa Anna Maria Cucci
Docente Arte della ceramica presso I.S.A. di Squillace